Nisargan: Il punto che faremo qui è che c'è un ciclo di tensione, dolore, tensione e dolore che può verificarsi durante il travaglio. Volevo sapere: perché questo accade fisiologicamente?
Viviane: È importante capire che il processo del travaglio viene attivato una volta che il bambino è pronto. Quando si verifica, si verifica una cascata di reazioni e la donna inizia a produrre un ormone chiamato ossitocina, che è responsabile delle contrazioni dell'utero. E cosa succede al nostro corpo quando ci immergiamo nel dolore e nella paura?
Quando la donna è nella fase latente, in cui le contrazioni iniziano a farsi più intense, anche aritmiche, ma la contrazione è presente, ci sono due strade: oppure vado per la via del respiro e della presenza, per calmarmi e stare da sola nell'eventualità che sta accadendo, oppure comincio ad entrare in un ciclo molto comune tra le donne, che è quello del dolore, della paura, dell'ansia, del “cosa accadrà?”, del “riuscirò a gestirlo? di vero?", ed entrambi innescano un'altra cascata.
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La cascata che è dentro la calma (cioè dentro la percezione) rilascia ossitocina, che contrae l'utero e l'endorfina, perché la fisiologia è naturale, è perfetta, non è per una donna avere un dolore insopportabile, in alcun modo. Ma quando entriamo in pensieri inquietanti di paura e ansia, la ghiandola surrenale provoca il rilascio di ACTH, che sviluppa una catena di cortisolo, che è l'ormone dello stress, e di adrenalina in eccesso, che fa sì che questo utero abbia una contrazione estremamente forte e intensa, la cui sensazione di dolore è molto maggiore.
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