nuda aspettativa

    Forse non è per pura follia la resa inconsueta al tutto. L'entusiasmo misurato in proporzioni pensava all'incalcolabile. L'intera nozione creata sulle realtà parallele è soggetta allo stampo dell'irreale, alla costruzione particolare di prospettive basate su niente freddamente calcolati. Soggettività divenute assolute per il semplice fatto di essere state strutturate da qualcosa che chiamiamo aspettativa.

    Nella semplicità di ciò che può essere visto o toccato, il nudo è ciò che si avvicina di più all'essenziale. Dal plausibile ai dubbi che non troveranno mai risposta. C'è sempre un'assenza nella domanda. C'è sempre un vuoto nella presunzione di quella che potrebbe essere una risposta. Una vita inaugurata in coppia solitaria è forse la certezza principale di una possibilità claustrale. Il veleno è il nucleo dell'antidoto e il resto funziona secondo la stessa logica.



    Immaginando un sogno che potrebbe essere sognato, sono sopraffatto dalla disperazione di un'innata incapacità di realizzazione. Di una ridondanza insicura sulla portata di tutto ciò che sottomette la dignità. Il merito può anche essere un fallimento divinizzato, una catena invisibile sui potenziali messi in discussione e messi alla prova. Le medaglie non sono garanzie di continuità, così come non sono promesse dello sguardo stesso.

    nuda aspettativaNel corso dei giorni, il conflitto interno con le incertezze circonda il coraggio di credere in te stesso. Tante volte rinunciamo alle cose che desideriamo di più per la semplice codardia di provarci. Per mancanza di fiducia nella propria lucidità di fronte a ciò che viene messo in mezzo. La dimensione delle difficoltà sta a noi. I mostri sono creature sopravvalutate dal nostro stesso ego. La conversazione scorre se non ci pensiamo, ma agiamo di conseguenza.

    La mia nuda aspettativa è sinonimo di delusione e gioia. Di manette e manomissioni. I piani fatti nel presente sono il passato che cerca il futuro incompiuto. Lo sguardo infinito davanti alla lente dei limiti che creiamo per le nostre metafore e sogni. Per i nostri passi e cammini. Il mio dolore è un pleonasmo sarcastico, un eufemismo dell'esistenza.



    Dal momento in cui vengo a patti con i miei dubbi, sono soggetto al collasso. Al culmine di qualcosa che è ancora sconosciuto per esistere. Di fronte all'attesa, l'impossibile è una questione di conforto e conforto su ciò che può accadere. La certezza risiede infatti in ciò che si preferisce credere, mentre l'impossibile diventa l'abisso invalicabile creato dalla nebulosità con cui arrivano i giorni prima di nascere. Spogliarsi è forse l'unico modo per proteggersi.



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