Nessuno infatti merita una routine estenuante e la vecchiaia è il periodo in cui dovremmo riposare. Non volendo però difendere questa riforma pensionistica, ma solo alzando un altro punto di vista: se fa male lavorare molto, anche non avere la possibilità di sentirsi utili non è piacevole.
Certo, per chi legge questo testo alle otto del mattino durante l'orario di lavoro, non troverà molto significato in queste parole, ma è necessario essere sensibili anche a chi è depresso perché non ha un lavoro o che raggiungono un'età avanzata senza sentirsi utili per la società. Ricerche recenti mostrano che le persone anziane che non si sentono utili hanno un'aspettativa di vita più breve. Anche se non è così chiaro, ci sono modi oltre il semplice lavoro retribuito per farci sentire utili.
“Se accendiamo una fiaccola per gli altri, illumineremo anche il nostro cammino”, dice un vecchio pensiero buddista. Di solito limitiamo ciò che consideriamo "utile" alla materialità, cioè agli sforzi fisici o monetari, ma l'utilità è qualcosa di molto più di questo. Possiamo essere al servizio degli altri in vari modi, sia che si tratti di fare una sorta di volontariato o semplicemente di ascoltare qualcun altro. Hai mai pensato di trascorrere un pomeriggio in una casa di riposo, ad esempio, ascoltando gli anziani e le loro storie?
Fornire sostegno e solidarietà a un'altra persona, ascoltarla e tener conto dei suoi problemi è uno dei modi più efficaci per essere al servizio di qualcuno. In un tempo dominato dai social network e dalla necessità di avere un'opinione su qualsiasi cosa, l'udito diventa qualcosa di sempre più raro nella società e, di conseguenza, diventa ancora più utile per tutti.
Testo scritto da Diego Rennan del Team Eu Sem Fronteiras.
