– Un dolore che non fa male nel fisico, ma ti corrode nella perdita di energia.
– Un dolore impertinente che schiaccia i pensieri.
- Un dolore che lacera la vista rendendo tutto confuso e opaco.
– Un dolore che colpisce l'olfatto, rimuovendo la sensibilità di annusare il profumo della natura.
– Un dolore che toglie il piacere del cibo perché diventa insapore.
Sembra incredibile che possa succedere qualcosa del genere.
Purtroppo devo dirti che succede.
Ci sono innumerevoli persone che soffrono di tale dolore. Il cosiddetto dolore dell'anima.
L'anima che piange, che sente il bisogno di amore, che ha bisogno di compassione, che chiede affetto e attenzione. Spesso queste persone non sanno nemmeno quanto hanno bisogno del prossimo per iniziare una feroce lotta contro questo dolore lancinante.
Il più delle volte si arrendono allo scoraggiamento e si arrendono all'esilio affinché questa sfortunata malattia si stabilizzi sempre di più, recando sempre più danni alla loro organizzazione fisica e spirituale.
– Come chiedere aiuto quando non sappiamo nemmeno definire il male che ci affligge?
– Come cercare aiuto quando non riusciamo a trovare una via da seguire?
Sì, è vero, dobbiamo guardarci intorno, guardare negli occhi dei nostri cari e capire chi ha bisogno di noi. Gli occhi sono le finestre dell'anima e per la luminosità che riflettono ci raccontano tutti i più grandi segreti.
Togliamo gli occhi dai cellulari, dai computer e guardiamo gli occhi degli altri, perché un giorno potremmo essere uno di questi malati senza speranza in cerca di aiuto.
Uniamo le forze per il bene superiore, quindi ci vacciniamo contro questa malattia chiamata depressione.
