dopo il trapasso

Spesso ci vengono poste domande sulla vita oltre la tomba, e questo di solito accade quando qualcuno perde una persona cara, soprattutto quando la morte è dovuta a una violenza oa un incidente imprevisto.

Diciamo sempre che siamo spiriti/anime che vivono momentaneamente in un corpo carnale, deperibile, il cui involucro, con la decomposizione, si trasforma in altri microrganismi. Questa non dovrebbe essere una novità per nessuno, come accade dall'inizio. Solo gli spiriti evoluti non sperimentano più la decomposizione del corpo, come nel caso di Gesù, poiché le sue spoglie mortali non sono state trovate dove era stato sepolto, ma è questione di un'altra volta.



dopo il trapasso
ORNELLA BINNEY/Unsplash

Per chi se ne va, è molto doloroso dopo aver ritrovato la lucidità di ragionamento apprendere che i propri cari che restano qui pensano che tutto sia finito e che non sono in grado di comunicare.

La comunicazione tra coloro che se ne sono andati e coloro che sono ancora nel corpo carnale può avvenire attraverso approssimazioni, in cui

potremmo provare leggeri brividi o sonnolenza. Lo scambio avviene anche attraverso intuizioni o messaggi che vengono filtrati in luoghi specifici da persone dedite allo studio della medianità.

Ma il modo più comune di comunicazione tra i cosiddetti “viventi e morti” avviene quando dormiamo, perché in quel momento usciamo dal corpo carnale, che è solo con vitalità, ed entriamo nel mondo spirituale. In quel momento il collegamento è diretto e possiamo andare in tanti posti ed avere contatti con i più diversi.

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Darya Skuratovich/Unsplash

Pertanto, non dobbiamo pensare che la morte sia la fine o che sia un sonno eterno, come molti credono, poiché ciò farà sì che quando passiamo non possiamo svegliarci sull'altro piano e possiamo passare anni e anni dormendo come esso è narrato nel libro "Os Mensageiros", di Chico Xavier, essendo nella nostra colonia natale un luogo chiamato "coloro che dormono".



È importante studiare le questioni che coinvolgono la vita dopo la tomba, perché non c'è soluzione di continuità nella nostra esistenza, poiché viviamo la vita dello spirito, e se oggi siamo con questo corpo, nella prossima vita noi ​Abiterà un altro, che sarà debitamente preparato per noi e che verrà attraverso un figlio, poiché generiamo corpi, ma non anime, come tutti sanno.

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Sapere cosa accadrà ci renderà più facile il passaggio. Viviamo intensamente il presente, realizzando i nostri obiettivi, usando il nostro intuito per conoscere il percorso e i comportamenti migliori da seguire in determinate situazioni della vita, ma non dobbiamo dimenticare che la vita continua dopo la morte.



Forza a tutti.

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