Dal monoideismo alla condizione ovoidale

Lo scambio con gli Spiriti ci permette di accedere a conoscenze relative alla natura degli Spiriti, cioè a noi stessi, che finiscono per rendere possibile la consapevolezza dei meccanismi in cui siamo inseriti, e il conseguente beneficio se li applichiamo diligentemente.

È il caso della psicografia realizzata in un incontro di medianità al CEFCX – Centro Spiritico Francisco Cândido Xavier, a São José do Rio Preto – SP, la notte del XNUMX agosto XNUMX, dettato dallo Spirito João, al medium Antônio Carlos Navarro, che riproduciamo di seguito:



Il dinamismo della vita, nel suo insieme, attesta da solo l'evoluzione a cui siamo legati.

Dei tre principi, Dio, Spirito e Materia, lo Spirito è l'Essere destinato ad evolvere dalla semplicità e dall'ignoranza iniziale.

Da quel momento in poi cerca, nel fatalismo divino, lo stato di relativa perfezione che gli permetterà di percepire la realtà ultima e, di conseguenza, di percepire la felicità indisturbata.

Si osserva, tuttavia, che sulla soglia tra animalità e umanità, in una fascia che si sovrappone l'una all'altra, l'Essere Spirituale inscena un periodo di apprendimento e sviluppo dalla parola, parallelamente allo sviluppo del pensiero verso l'uso continuo della tua “Casa Mentale”.

Alcuni si sviluppano più rapidamente, anche se agli occhi meno accorti può sembrare un privilegio, mentre altri, in virtù della propria percezione della realtà, scelgono di ritardare la traiettoria evolutiva.

La capacità intellettuale appartiene all'Essere Spirituale, che si espande man mano che sperimenta la vita, incarnata o disincarnata.

La scelta di rimanere fermi, forse per orgoglio e vanità, forse per autoindulgenza, l'assenza della ricerca di nuovi livelli coscienziali attraverso lo sviluppo intellettuale o emotivo-sentimentale genererà il risorgimento di energie dinamiche e, quindi, creative. tenderà ad essere soggetto ad una forza centripeta che si impianta invertendo il processo di espansione coscienziale e, di conseguenza, la costituzione perispirituale, la quale, a sua volta, è soggetta al comando mentale dello Spirito.



Dal monoideismo alla condizione ovoidale

Una volta attuato il movimento “fuori-in”, l'Essere Spirituale avrà grandi difficoltà a liberarsi dalle sue conseguenze.

All'inizio rimpicciolirà i suoi arti per incontrare il tronco; e arrivando ad esso, l'ottusità continua a portare le molecole che lo compongono a diminuire gli spazi molecolari, creando una sinergia che accelererà il movimento ora rotatorio, creando l'aspetto ovoidale, raggiungendo l'apice quando tutte le componenti della struttura perispirituale si fondono in un singolo essere di forma ovoidale.

Per questi casi, il tempo, sempre il tempo, sarà misura imprescindibile per la regolarizzazione della forma originaria.

I trattamenti vibrazionali nel Piano Spirituale e l'approssimazione con incarnati qualificati possono portare qualche beneficio in misura maggiore o minore, tuttavia, solo attraverso il tentativo di reincarnazione si raggiungerà il successo nel correggere la situazione.

Molte volte sono necessari diversi tentativi, perché l'Essere, in queste condizioni e spontaneamente, è impregnato di sentimenti contrari alla dinamica della vita.

Poiché sperimenta la congiunzione con l'ovulo fecondato, è soggetto al comando meccanico della struttura del materiale genetico umano, che a sua volta costringerà l'organizzazione perispirituale a sorgere.

La teratologia presenta casi impressionanti, non sempre frutto di suicidio spettacolare, ma anche di processi ovoidali derivanti da inerzia esistenziale.

La fuga dalla crescita si traduce in un lavoro straordinario sul percorso evolutivo.

Dal monoideismo alla condizione ovoidale

Osserveremo anche l'introiezione

Anche in forza centripeta, che conduce il corpo fisico, in un periodo appena nato, alla rinascita che lo avvicinerà a un'immagine animalizzata.

In questo modo occorre compiere ogni sforzo per progredire, evidentemente, privilegiando i nobili valori della vita, per non esporsi a rischi inutili e per raggiungere nuove fasi esistenziali sempre più ricche di opportunità e possibilità di successo.



A ciascuno secondo le sue opere, dice la Legge divina e, quindi, nessuno passa attraverso ciò che non ha progettato, consapevolmente o meno, per sé.


Da parte nostra, c'è il dovere di aiutare e amare questi esseri, perché al più presto possano sperimentare il sollievo e cercare, per se stessi, la necessaria guarigione.

È quello che vorremmo ci fosse fatto, se fossimo al loro posto.

La dinamica della vita è l'Amore, e l'Amore è sentire nel suo punto più alto, ci insegna il Consolatore promesso, per cui dobbiamo amare non solo il prossimo, ma anche noi stessi, creando, con intelligenza e buona volontà, il campo di progresso per noi stessi Filo.


Molta pace.

Pensiamoci.

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