Riflessione sui tempi dei consumi: “Non è più ricco chi ha di più, ma chi ne vuole di meno”

È disponibile un video molto bello e profondo in cui Giridhari Das, consulente per la conoscenza di sé, pronuncia la frase "non è più ricco chi ha di più, ma chi vuole di meno", che ha un impatto su chiunque. È perchè? Perché viviamo in una società che da tempo elogia coloro che hanno più beni di consumo. Questo è un fatto.

Il movimento lowsumerism sta aiutando le persone a riflettere ed essere consapevoli di quanto hanno bisogno e se ne hanno davvero bisogno. È molto difficile parlare di fermare i consumi per chi cresce e vive in una società consumistica, in cui il consumo esagerato è legato ad avere più posti di lavoro. Questo è preoccupante. Ma la società sta cambiando ed è possibile percepirlo, non solo per questo movimento, ma anche per i nuovi modelli di business.



Desiderare di meno, questo è il dilemma

Nel video si vede così chiaramente che Giridhari spiega come oggi siano state prodotte tante cose per soddisfare questi tanti nostri desideri. Basta guardare i negozi nei centri cittadini, pieni di infiniti prodotti, tutti considerati importanti per il nostro benessere.

Entra in un negozio di trucco e vedrai la diversità dei prodotti. Riesci a immaginare cosa ha dovuto truccare una donna 20 anni fa? È oggi? Ci sono così tante cose che diventano importanti che senza quei prodotti il ​​tuo trucco perfetto non si verifica mai. Vale la pena pensarci, no?

Riflessione sui tempi dei consumi: “Non è più ricco chi ha di più, ma chi ne vuole di meno”È incredibile ed è scioccante quante cose ci siano di cui non possiamo nemmeno immaginare di cosa si tratti. Cose che devono essere vendute e lo sono. Nella misura in cui esistono, vengono anche preparate una serie di fatti che dimostrano che questi oggetti sono importanti per noi. Ma dal momento che tutti hanno il pilota automatico, non ci vogliono nemmeno pochi minuti per rifletterci.



Tempi duri questi per i sognatori

La frase è tratta dal bellissimo film “The Fabulous Fate of Amelie Poulain”, e sembra davvero difficile. Le cose sono sottosopra, stanno perdendo il loro valore e per cambiare bisogna partire dalla radice. Non è così semplice mostrare o dire alle persone: “bisogna smettere di consumare, la ricerca della felicità non c'è”.

Ma a poco a poco la società si sta accorgendo che lavorare a tutti i costi, comprare tutto ciò che si vuole, non porta felicità, soddisfa solo un desiderio momentaneo. E quando ci fermiamo a riflettere, a meditare, vediamo che nella nostra vita quotidiana è rimasto molto e che volere di meno è un atto di ricchezza!

Non è necessario essere radicali, vivere nudi su un'isola isolata, ma riflettere nella vita di tutti i giorni su ciò che riteniamo necessario. Inizia a riciclare, presta, collabora, pensa a nuovi modelli e lascia andare l'idea che devi essere superiore e avere tutto. È possibile accontentarsi seduti in un parco a meditare: credere che sia possibile e reale, è felicità completa.



Testo scritto da Angélica Fabiane Weise del Team Eu Sem Fronteiras.

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