Godere la vita

    Se potessimo mettere delle macchie su un telo bianco che rappresentasse le critiche che abbiamo ricevuto quando abbiamo cercato la strada giusta, sicuramente alla fine della marcatura avremmo un telo nero.

    Troviamo poche o addirittura nessuna persona che si prodiga per aiutarci ad andare avanti, eppure ne abbiamo molte che ci respingono, sebbene esistano coloro che vogliono aiutarci. E perché non li troviamo? Perché non riesci a trovare il bene mentre vai verso il peggio. Cerchiamo di percorrere la strada giusta per averli come compagni. Come si suol dire: “Unisciti ai buoni e sarai uno di loro; unisciti agli empi e sarai peggiore di loro».



    Ci rendiamo conto che il percorso dell'errore è facile; quello giusto, non tanto. Come ho detto in uno scritto precedente, il merito non è esattamente di farlo bene, ma di fare in modo che il nostro cammino terreno sia guidato dalla perseveranza nel rimanere sulla retta via.

    È facile disobbedire, è persino allettante, ma essere modellati dalla disciplina richiede uno sforzo affinché, nel proseguimento, diventi un'abitudine.

    È come ci racconta André Luiz, nell'opera “Our Home”: “Sulla Terra abbiamo sempre l'illusione che non ci sia dolore più grande del nostro. Cecità pura: ci sono milioni di creature che affrontano situazioni veramente crudeli, rispetto alle nostre esperienze”.

    In questo insegnamento sottolineo, come pertinente, la frase “ci sono milioni di creature che affrontano situazioni veramente crudeli”.

    Godere la vita
    koldunova / 123rf

    Ho visto, in molte occasioni, individui prendere in giro chi sceglie il meglio, chiamandolo “facce”, cioè una persona antiquata, antiquata; estrapolando, coloro che non fanno uso di droghe o fanno uso di sostanze allucinogene o alcoliche. Si prendono gioco di coloro che non praticano il suicidio lento, tuttavia le conseguenze saranno proporzionate a loro.


    Posso tranquillamente dire che, per essere più assennati, basta educarsi, e quando sperimentiamo il sano non vogliamo il contrario.


    Seguiamo la coscienza che ci indica sempre quella preferibile, perché è attraverso di essa che portiamo le esperienze precedenti all'attuale vita terrena.

    Ho letto in giro questa frase non è mia, che dice: “L'errore insegna la via del successo

    e il fallimento mostra la via della salvezza.

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    Quindi godiamoci la vita attuale in modo da non doverla rivivere, passando i brutti momenti che stiamo attraversando oggi.



    Grazie per avermi ascoltato.

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